1940… un decennio di sobrietà.
Il decennio del 1940 è stoto un decennio difficile, con lo scoppio della seconda guerra mondiale (1939) ed il diffuso clima di precarietà. La Moda, nella prima parte del decennio riflette questa condizione e si mostra molto austera e rigida, mentre nel secondo periodo del 1940 diventa più ricca e femminile.
Lo stile dell’abbigliamento femminile diventa militaresco, con spalle larghe e vita molto stretta, fianchi voluminosi e gonne a matita questo anche perché i tessuti sono razionati. I colori più diffusi sono il verde oliva, il verde militare, il marrone, il beige e il nero. Molte donne affinano l’arte di arrangiarsi, abbinano tessuti e fantasie molto diverse e nasce il patchwork. L’unico vezzo otocco di colore è il foulard.
Nel 1947 Christian Dior propone il “New Look” un nuovo stile, di tradizione sartoriale, curato in ogni minimo dettaglio. Il vestito disegna la forma femminile, le spalle sono arrotondate, la vita stretta, e la gonna è ampia, plissettata, arriva fino a metà polpaccio (la misura midi) con una fodera di crine. L’abito perfetto per esaltare la femminilità e per segnare uno spartiacque delle difficoltà economiche della prima perte del decennio 1940. Inoltre per sublimare la figura femminile riappare il corsetto dal sapore ottocentesco, ma realizzato nelle nuove fibre elastiche, che rielabora le linee del corpo femminile riscoprendone nuove rotondità. Marchel Rochas nel 1946 lo attacca alle calza inventando la “Guépière”.
Gli stili iniziano ad trovare ispirazione nel mondo del cinema e le donne vogliono emulare le dive del grande schermo. Ingrid Bergman con il film “Casablanca” lancia l’american style dell’epoca, elegante, calibrata, senza stravaganze.
Un’altra icona dell’epoca è Lana Turner, che lancia la grande e interminabile moda dei pullover aderenti, che sfoggiò anche Marilyn Monroe, soprattutto ai suoi esordi, e che tutte noi continuiamo ad indossare.
Scrivi un commento