1960… un decennio di sperimentazioni.
Il 1960 è un decennio in cui la moda e l’arte diventano completamente replicabili con costi abbordabili, esplode il consumismo e la televisione rimpiazza il cinema.
I giovani cercano una contro-moda che si oppone ad ogni tendenza con un tipo di abbigliamento libero da schemi, tipico dei giovani e delle nuove ideologie. Uno dei primi movimenti è quello dei Mods, che sfoggiano un look in bianco e il nero con fantasie optical e giacche in vinile. La prima modella che diventa veramente celebre è Twiggy (Leskey Hornby) che sfoggia spesso questo trend.
Nel 1964 la stilista inglese Mary Quant fa sfilare la prima minigonna, un’innovazione unica, che rivoluziona la moda e il costume.
Sempre nel 1964 nasce la collezione space-age look, di Andrè Courrèges, caratterizzata da abiti dai tagli dritti in tessuti rigidi (plastica dura, il PVC e il lurex) e privi di decorazione indossati con stivali aderenti, a guanto bianchi, e Yves Saint Laurent inizia la sua ascesa grazie all’abito «Mondrian».
La donna inizia a rivendicare i propri diritti e nell’abbigliamento questa esigenza si ripercuote nella Vogli di indossare sempre più frequentemente i pantaloni e gli altri elementi caratteristici dell’abbigliamento maschile.
Nel 1966, nel Golden Gate di San Francisco, ha luogo il primo raduno Flower Power People e nasce il movimento hippy, legato alla totale libertà di espressione e di vita. Gli hippy si contraddistinguono per i capelli lunghi e incolti, le gonne lunghe in tessuti stampati colorati, i kaftani e i pantaloni a vita bassa, le Clarks, e i morbidi abiti in stoffe stampate con motivi astratti psichedelici, tutti capi in cui l’etnico si mischia con l’esotico.
Negli anni ’60 Saint Laurent lancia il nude look, un abito di chiffon totalmente trasparente tranne che all’altezza del pube che risulta coperto con piume di struzzo. Nel decennio 1960 Jaqueline Kennedy è l’idolo di eleganza, il suo stile pulito essenziale caratterizzato da twin set e gonne al ginocchio, da abiti “A” line, accompagnati da un filo di perle e dal caratteristico cappellino rotondo è ammirato ed imitato dalle donne di tutto il mondo.
Concludo dicendo che come è sconsigliato un abbinamento non troppo sportivo e casual così pure è sconsigliato l’utilizzo di capi troppo scollati, trasparenti o sexy. Anche in questo caso, infatti, non sono ritenuti appropriati per riunioni o per la routine dell’ufficio, ma sono più adatti per serate piacevoli o appuntamenti galanti.
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